Le storie sfortunate con il tempo si trasformano in poesia. Romanticismo rieditato in forme artistiche. E nel mito che lascia queste storie immobili nel tempo.
Non so perché mi viene in mente la Pia de’ Tolomei, prigioniera dell’amore. E mi viene in mente il Che Guevara, prigioniero dell’idea della giustizia sociale. E mi viene in mente Socrate, prigioniero della voglia di conoscenza. E mi viene in mente Livingstone, prigioniero della voglia di esplorare. E mi viene in mente…
Aggiornerò questa riflessione sulle storie sfortunate che diventano miti e poesia.
Categorie:diario di un'italiana in ghana
Antonella continua la tua riflessione, è molto bella, ma sulla conoscenza aggiungerei anche Odisseo:
“Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.”
Inferno, canto XXVI (‘Ulisse’)
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