Ho regalato cinquant’anni a questa vita. Le ho regalato i momenti migliori, ma anche quelli dolorosi. Le ho regalato la mia passione, il mio sconforto, la mia immaturità e il mio sguardo attento. Le ho regalato la bellezza del mio cuore impulsivo e la mia dannosa ignoranza. Comunque sia, alla fine le ho regalato tutto. Proprio niente mi sono tenuta per me.
Ho regalato cinquant’anni di comunicazione difficile a genitori che sicuramente ricercherò nella prossima vita. Di cui vado fiera nell’angolo profondo di me, dove malesseri e rancori sono impropri. A mia sorella, a mio fratello: isole come me, che non trovano porto.
Ho regalato cinquant’anni ai miei amici, anche quelli di quando ne avevo dieci o venti, perché dentro quei dieci o venti c’erano già gli anni di adesso. Li ho regalati anche a persone che sono volate via, che sono sparite, che si sono perse, che si sono allontanate, che ho semplicemente incrociato. Nulla, nulla, rimane al caso, nemmeno gli incontri alla fermata dell’autobus.
Ho regalato quello che mi passava nel cuore in quel momento. Per mesi, anni, qualche volta giorni. Ho regalato disattenzione, spesso. Magari superficialità. Perché qualche volta l’età è sbagliata e ci accompagna impreparati a incontri fatali. Non importa. Io a quegli incontri, comunque sia, ci sono sempre andata. Nessuno potrà dire: ho aspettato invano. Mi hai delusa, probabilmente sì, ma ho regalato anche quello: delusione, sofferenza, ripensamento.
Ho regalato belle parole, più scritte che dette. Per pudore o cosa? Ho regalato la mia impronta alle cose che ho fatto e che, a volte, ho apprezzato poco persino io. Ma ora, non più. Ora lo so che ho regalato cinquant’anni di belle impressioni, di forti determinazioni, di buon impegno, di belle intuizioni.
E sì, lo so che potevo regalare molto di più, che avevo i mezzi per farlo. I mezzi, ma non abbastanza saggezza, non abbastanza maturità, non abbastanza altruismo. A volte cinquant’anni di regali non bastano. Perché mentre stai lì a distribuire i tuoi regali, il tuo forziere si riempie di quelli che ti arrivano da ogni parte.
Tutti i regali che ho ricevuto sono troppi. Così tanti che nella foga di goderne ne ho dimenticato qualcuno incartato. Troppi sono rimasti lì ad aspettare e alcuni non so nemmeno più da chi o da che parte siano arrivati. Ecco perché ora mi fermo un po’, per cercare di ricordare, mettere assieme i momenti, ridare spazio agli eventi e alle persone. Per risalire ai doni non ancora aperti o solo usati velocemente. Per ridare valore a tutto quello che ho avuto finora.
Buon compleanno Anto!
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Buon compleanno Antonella. Causa distanza l’unico dono che ti posso fare è un pensiero sul dono:
La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace.
Theodor Adorno, Minima moralia, 1951
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E’ proprio vero Franco, rende così felici immaginare quanto l’altro sarà felice nel ricevere il nostro dono. Sì, l’ho provato spesso.
Grazie di questo dono speciale per questo mio speciale compleanno:)
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Antonella,
Tantissimi Auguri di Buon Compleanno!
Lucio
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Questa mattina al Tai Chi ho letto un pensiero che credo apprezzerai:
“se non siamo pronti a scambiare la nostra felicità con la sofferenza degli altri, non conosceremo la felicità, neanche nell’esistenza ciclica”
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