Assorbenti sì, assorbenti no. È su questa questione che la politica ghanese e i media locali sono stati impegnati in questi giorni. Il Governo ha appena approvato (e accettato) un prestito dalla World Bank pari a 156 milioni di dollari. La cifra dovrà essere investita nel settore scolastico e quindi, tra le altre cose, si è pensato di destinare parte dei soldi all’acquisto di assorbenti igienici da distribuire alle studentesse di famiglie disagiate.
I difensori di questa scelta – come Nana Oye Lithur, ministro di Genere e Protezione sociale – sono sicuri che servirà arginare il problema dell’evasione scolastica delle ragazze che, spesso, non avendo denaro usano stracci, foglie o nulla e quindi in quei giorni rimangono a casa.
I critici, invece, suggeriscono che si tratta di una manovra elettorale e sottolineano quanto ridicola sia la scelta del Governo che ormai sempre più – dicono – dimostra l’inabilità dei suoi ministri.
Manovra elettorale? Sarebbe una piccola goccia di pioggia nel mare di melma dove ci sono gli stipendi non pagati per mesi agli insegnanti, la mancanza – soprattutto nelle aree rurali – di materiale didattico e persino del gesso per lavagna (per acquistarlo gli studenti e gli insegnanti spesso devono autotassarsi), la mancanza di accesso a cure mediche (quante volte ho visto bambini febbricitanti dormire sui banchetti) e via discorrendo.
Ma il Governo promette assorbenti igienici attraverso un prestito che – come tutti i prestiti – prima o poi dovrà essere ripagato con gli interessi. Chi lo ripagherà, se non i cittadini?
Sarà vero che il Governo Mahama ha perso il contatto con le bread and butter issues?
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