E sono a Walt Whitman per ricordare che l’essere umano vale più di quanto creda egli stesso e al di là delle cose orribili che riesce a fare. Per ricordare che bisogna scoprire (e riscoprire) il proprio valore, le proprie potenzialità, la propria umanità, la propria ricchezza. Niente a che fare con il denaro e con il potere. Ha solo a che fare con la vita, perché “niente è più prezioso della vita”. Ogni singola vita. Ogni singola persona.
Ma che pensavi di te?
Pensavi di essere da meno?
Pensavi che il presidente fosse più importante di te?
O che il ricco fosse migliore di te? O che l’erudito fosse più saggio di te? (Walt Withman – A Song for Occupation)
Cosa credi che potrei suggerirti in cento modi, se non che l’uomo o la donna non sono esseri diversi da Dio?
E che non c’è Dio più divino di te stesso? (Walt Withman – Law for Creations)
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Cara Antonella,sono rientrato e, come dice Whitman, ho visto razze strane:
Non temere, oh Musa! Usi e giorni completamente nuovi ti vengono incontro, ti circondano. Candidamente ammetto che questa razza è strana, molto strana, di nuova foggia. Eppure è sempre l’antica umana razza, la stessa, dentro e fuori, facce e cuori gli stessi, gli stessi sono affetti e desideri. Lo stesso antico amore, e la bellezza, e il modo di usarne.
A presto. Franco
da PensieriParole
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