Amo questa terra rossa d’Africa.
Terra di migrazione e di catene.
Di sangue e di silenzi.
Terra che brucia e si conserva
che si bagna e si disperde.
Per ricompattarsi e diventare forte.
Terra investita di luce e cancellata dalla notte.
Terra colorata e terra buia, dove non esiste meta, dove non esiste spazio.
Dove non c’è direzione, ma solo movimento.
Amo questa terra rossa d’Africa,
che sa di canti ma rimane muta
che conosce il tempo ma sembra immobile
che accoglie e che respinge
e che sopporta e sopporta
quel che tu stesso puoi sopportare.
Amo questa terra rossa d’Africa
volenterosa e indolente
attraente e pericolosa.
Comunque irresistibile.
Come quella sirena che cantava ad Ulisse.
Quando ti ha catturato diventi preda.
Libera di correre
libera di restare.
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