I cambiamenti sono lenti. Eppure si rivelano all’improvviso. E nelle piccole cose.
Come allacciarsi il pareo come fanno le donne quaggiù, come svegliarsi con la mente già disposta alle attività quotidiane. Queste attività quotidiane.
Come diventare più lenti, più attenti, più pensosi.
Come girare nel villaggio e avere molti da salutare. Soprattutto i bambini… Come rivolgersi agli amici e spiegare: “qui vi chiamano yevu…”. “Vi”, non “ci”.
Viene fuori naturale. E in qualche modo sai che anche qui, finalmente, cominci a sentirti a casa.
Categorie:diario di un'italiana in ghana
Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.
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