Nona Faustine è una donna. Una donna grassa e nera, newyorkese e nera. Nona Faustine ha fatto del suo corpo “potente” un medium per trasmettere un messaggio altrettanto potente: la denuncia del razzismo strutturale della società americana e il ricordo della schiavitù. La fotografa artista afro-americana è nota per le sue performance live – che diventano poi mostre fotografiche – dove si presenta nuda solitamente in luoghi simbolo dello schiavismo e dell’uso del sudore degli schiavi neri, senza il quale non sarebbe stata possibile la realizzazione di un tale impero economico e politico. Wall Street, l’Hotel de Ville costruito laddove una volta c’era l’anonimo cimitero degli schiavi, l’antico palazzo di giustizia sulla costa atlantica, sono alcuni dei luoghi – tutti a New York – che fanno da scenario alle sedute fotografiche che, nella realtà, si trasformano in veri e propri happening.
[…] L’articolo completo e le foto (concesse dall’artista) su Voci Globali
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