C’è una stirpe d’uomini (e donne) che non si adatta,
una stirpe che non può fermarsi;
così spezzano i cuori di amici e congiunti;
e vagano per il mondo a lor piacere.
Percorrono le terre e attraversano i fiumi,
e salgono sulle vette dei monti;
loro dannazione è il sangue zingaro,
e non sanno conoscere il riposo.
Lungo una strada dritta andrebbero lontano;
sono forti, leali e coraggiosi;
ma sempre si stancano di ciò che li circonda,
e cose nuove e strane vogliono conoscere.
Ecco, sono io.
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