Non si dedica mai abbastanza tempo allo studio. Mai abbastanza tempo alla conoscenza. Se poi alla conoscenza si oppone il rifiuto dell’arroganza, peggio ancora.
Qualche giorno fa alcuni studenti di Antropologia di un’Università del Texas si sono alzati nel bel mezzo della lezione di Antropologia culturale del loro professore e hanno lasciato l’aula. Il motivo? Il loro prof. aveva detto che tutti i popoli esistenti sulla terra hanno una comune origine, l’Africa.
Insomma, siamo tutti africani.
Sembra una provocazione, eppure la teoria dell’Out of Africa è ormai da tempo scientificamente accertata. (Questo articolo è più sintetico e didascalico). Con fior fiore di ricerche genetiche e archeologiche che attestano le migrazioni dei primi africani del Corno d’Africa dapprima verso il Medio Oriente, poi il Nord Africa e dall’Africa Occidentale (90.000 anni fa, se non prima!) al Nord Europa, Asia e gli altri continenti.
Un esodo che ha dato vita poi a ceppi “non-africani”, ma l’evoluzione – e la discendenza – dal primo Adamo nero (anzi Eva) è incontrovertibile.
Direi che chi ha gli occhi azzurri e i capelli biondi – soprattutto i ragazzi che hanno lasciato la lezione del loro prof in Texas – può mettersi davanti a uno specchio, indossare una parrucca nera, dipingersi la faccia di pece e vedere che effetto fa.
Di documentari relativi a queste scoperte – pubblicate anche su Nature, nel caso ci fosse bisogno di altri grossi nomi di attestazione – ce ne sono molti.
Potete guardare, The journey of Man: a genetic odyssey, della National Geographic – se avete tempo e non avete problemi con l’inglese.
o anche quello prodotto dalla BBC, The incredible Human Journey – Out of Africa.
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