diario di un'italiana in ghana

“Soffri per quel che c’è da soffrire…”

When suffering knocks at your door and you say there is no seat for him, he tells not to worry because he has brought hisd own stoolChinua Achebe – Quando il dolore bussa alla tua porta e tu rispondi che non c’è un posto per lui, il dolore risponde di non preoccuparsi perché si è portato il suo sgabello.

Oggi voglio citare questa frase di un uomo saggio, lo scrittore nigeriano Chinua Achebe, scomparso nel 2013.

C’è un tempo per gioire e un tempo per soffrire, perché anche la sofferenza può tramutarsi in gioia, consapevolezza, acquisizione.

C0me scritto in un magnifico Gosho (lettere ai discepoli) di Nichiren Daishonin.

Non permettere mai che le avversità della vita ti preoccupino. Dopotutto nessuno puo` evitare i problemi, nemmeno i santi o i saggi. Semplicemente recita Nam-myoho-renge-kyo […] Soffri per quel che c’è da soffrire e gioisci per quello che c’è da gioire. Considera entrambe, sofferenza e gioia, come fatti della vita e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo qualunque cosa accadaIn questo modo sperimenterai una gioia illimitata derivante dalla Legge.

Ecco, oggi volevo dire solo questo. Che è tanto.

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