diario di un ghanese in Italia

Vivere di elemosina o aiutare i gondolieri? Riflessioni, stereotipi, lezioni

Che giorni intensi! Quasi, quasi che non  c’è tempo per fermarsi a riflettere. Amici, spostamenti, cene (sempre con amici), visite di qua e di là – a città e persone, a luoghi e case.

Persino nel suo peregrinare all’interno del suo Paese – per cercare soluzioni di vita migliori… – il “mio” viaggiatore non si era mai mosso così tanto. Questo sì che è viaggiare: aerei, tram, bus, automobili varie, vaporetti, treni, piedi e corriere.

Ma passiamo ad alcune impressioni e commenti.

Commento 1 – Mi è piaciuto in particolare perché ha a che fare con le mille facce dello stereotipo. Eccolo: che ignoranza che c’è in Africa, la gente che non ha mai viaggiato parla dell’Europa come se la conoscesse. Si dice che in Europa non avete il sole, o solo un po’, che non coltivate nulla e che mangiate male. Che ignoranti, lo dicono per screditare, non sanno nulla e parlano. Hanno un sacco di pregiudizi, proprio come quelli che da voi pensano che in Africa viviamo sugli alberi. Ecco, il paragone mi ha fatto proprio sorridere.

Commento 2 – Non li capisco questi che stendono il cappello e chiedono l’elemosina (si riferiva ai giovani africani che abbiamo incontrato spesso per strada). Sono giovani, sono forti, perché non si ingegnano e pensano a come guadagnare qualche soldo? Potrebbero offrirsi per pulire le strade, i giardini, potrebbero persino offrirsi di trovare clienti per la gondòla… (Eravamo a Venezia e gondola l’ha pronunciata proprio così, gondòla.) 🙂 E, probabilmente, già immaginava se stesso a organizzare turisti per il giro in gondola in cambio di una mancia. Vedi quelli? Chi sono indiani? Pakistani? Beh, almeno quelli cercano di venderti qualcosa… a fine giornata magari mettono insieme qualche soldo e senza chiedere l’elemosina.

Commento 3 (si lega al precedente e a qualcuno non farà piacere) –  Però, vedi, noi Ghanesi non chiediamo l’elemosina, non mi sembra di vederne in giro. Noi veniamo e lavoriamo, magari ci appoggiamo a un membro della famiglia che è già qui. Vedo soprattutto un sacco di nigeriani, vogliono il guadagno facile, dopotutto sono maestri dello scam, le truffe online, ragazzi 419 li chiamiamo. Lo sanno tutti chi sono…

[Mio commento – Per carità, i nigeriani non sono tutti scammers e non stanno tutti per strada con il cappello in mano. (Questo blog non è politically correct e riporto le parole del “mio” viaggiatore.)]

Infine – e questo non è proprio un commento – ma ci abbiamo riso sopra. Dovevo recarmi in un ufficio e lui ha preferito aspettare fuori, poi mi ha raccontato questo: mi sono messo a passeggiare e poi mi sono fermato all’angolo ad aspettare. La gente mi guardava di sottocchio e poi si allontanava veloce o cambiava un po’ strada e ho l’impressione che le donne si stringessero bene la borsa. Sono sicuro che pensavano che ero come gli altri e che ero lì per chiedere soldi.

Ecco, gli altri commenti li lascio a voi, magari.

 

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