Rieccoci con la musica. Donne, tutte donne. Belle e potenti. Consapevoli che parlare forte – anzi cantare – per i propri diritti è fondamentale, è giusto e può fare la differenza.
Loro sono Les Amazones d’Afrique, Le Amazzoni d’Africa, un collettivo di musiciste dell’Africa occidentale che cantano contro le ingiustizie e le violenze sulle donne. Cantano per i diritti delle donne africane e per l’equità di genere. Benin, Gabon, Mali, Nigeria, i loro Paesi d’origine.
E i loro nomi vantano premi, successi, una carriera già affermata e anche milioni di copie di dischi venduti, come il caso di Angélique Kidjo che fa parte del gruppo. Le altre componenti sono: Kandia Kouyaté, Mamani Keita, Mariam Doumbia, Mariam Koné, Massan Coulibaly, Mouneissa Tandina, Nneka, Pamela Badjogo e Rokia Koné. Bisogna scoprire, o riscoprire, ognuna di loro per capire il loro grande valore. Ognuna di loro ha una storia artistica eccezionale.
Les Amazones d’Afrique si sono esibite la prima volta nel 2015 alla Festa del Sud a Marsiglia e poi non si sono più fermate, con partecipazioni a Festival ed eventi.
Il brano che vi propongo è “I play the Kora“, Suono la kora. La kora – un’arpa liuto – è uno strumento tradizionale dell’etnia Mandinka diffuso nell’Africa occidentale. Una metafora e una forma di protesta, aver scelto questo titolo. La kora è infatti tradizionalmente suonata dagli uomini e negata alle donne. L’album da cui è tratto il brano è République Amazone.
“Noi donne, tutte le donne vogliamo essere rispettate” cantano in I play the kora. “Uomini questa canzone è per voi, i nostri problemi e i nostri dolori sono le nostre armi e vogliamo condividerle con voi. Quello che ci avete fatto è abbastanza, ora basta. Sono tua madre, amami. Sono tua sorella, amami. Sono tua moglie, amami“.
E poi un inno all’unità delle donne: “Insieme saremo più forti per superare gli ostacoli. Insieme saremo più orgogliose di aver fatto crescere i nostri figli nella pace e nell’amore“. E alla condivisione: “Uomini unitevi a noi nella lotta, proteggeteci come dei veri compagni“.
E infine, il messaggio più forte: “Rispettami come io ti rispetto, perché io sono indipendente, decido per me stessa e non voglio essere l’ombra di qualcun altro. Donne svegliatevi e non accettate mai di essere l’ombra di voi stesse”. Più chiaro di così.
I proventi della vendita di I play the Kora saranno donati alla The Panzi Foundation guidata dal dottor Denis Mukuege diventato noto all’Occidente come “l’uomo che ripara le donne“. Lui è un chirurgo congolese e ha eseguito un numero imprecisato di operazioni di ricostruzione interna alle donne vittime di stupro nella Repubblica Democratica del Congo. Sono 80,000 le donne finora curate e sostenute grazie all’assistenza della Fondazione da lui diretta.
Non mi resta da dirvi: enjoy the sound.
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