Comincerà a “lavorare” ufficialmente martedì 11 luglio il primo satellite mandato in orbita dal Ghana e il cui lancio inaugurale, qualche giorno fa, ha suscitato grande entusiasmo. Si chiama GhanaSat-1, è costato 50mila dollari ed è stato realizzato in due anni dagli studenti della All Nations University di Koforidua, capitale dell’Estearn Region del Ghana. A renderne possibile la realizzazione il sostegno dell’Agenzia di esplorazione aerospaziale giapponese (JAXA).

I tre giovani ingegneri della All Nations University che hanno lavorato alla realizzazione di GhanaSat-1
Il Ghana diventa così il primo Paese dell’Africa Sub-Sahariana ad aver lanciato nello spazio un satellite realizzato in ambito accademico.
Uno dei maggiori propositi del satellite è monitorare le coste e fotografare lo stato dell’erosione costiera, ma – come hanno spiegato gli scienziati del team – GhanaSat-1 provvederà anche a fornire informazioni sull’uso e lo stato delle miniere d’oro in Ghana, qui chiamate Galamsey. Da anni ormai lo sfruttamento indiscriminato e selvaggio delle miniere – soprattutto da parte di compagnie o privati cinesi – sta provocando gravi danni, sia dal punto di vista sociale che ambientale. Analogo problema sulla fascia costiera che oltre all’erosione naturale che dura da secoli, subisce anche i danni provocati dall’asportazione continua e senza controllo della sabbia.
Ma il satellite provvederà anche ad accrescere l’orgoglio di questo Paese e a stimolare la ricerca e l’impegno dei giovani in ambito scientifico, come sottolinea Ernest Teye Matey, uno dei membri del team.
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