Fake news a vantaggio di notizie vere e serie. Ovvero per pagarsi il mestiere. Una formula di tipo commerciale quella organizzata da un giornalista zimbabweiano che mantiene, per ovvie ragioni, l’anonimato.
Che cosa fa? Per mantenersi nel suo lavoro di giornalista (serio) – evidentemente pagato molto poco o nulla – ha aperto alcuni siti di fake news che vanno alla grande e pare gli procurino un sacco di click e quindi di denaro che gli arriva soprattutto attraverso Google AdSense e Content.Ad.
Uno dei siti di fake che va per la maggiore è The South Africa Morning Post. Le notizie più lette? “Babbuino gay terrorizza villaggi, 5 uomini violentati“, “Satana è morto, l’ho ucciso io. Parla il profeta“, “Faceva un pisolino, impiegato di una camera mortuaria cremato perché dato per morto“, “Terrorista di Boko Haram che nascondeva granate nell’ano muore per emorragia interna” e via discorrendo… E poi, di tanto in tanto, una notizia vera. A nulla vale aggiungere l’avviso “satira” o “pettegolezzi” in avvio dei pezzi fake.
Nella stragrande maggioranza dei casi le notizie sono prese per vere e diventano virali. Anzi, molto spesso, vengono poi riprese dai giornali e pubblicate. Pare che il giornalista in questione guadagni circa 5.000 dollari al mese.
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