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Desertificazione, dall’Africa 60 milioni in marcia nei prossimi anni

“Nascosto” in un lavoro di 202 pagine a cura del ministero della Difesa britannico c’è un dato: entro il 2020 circa 60 milioni di persone si muoveranno dall’Africa Sub-Sahariana per raggiungere il Nord Africa o l’Europa a causa della desertificazione e di tutto quello che c’è dietro: siccità, fame, sete, morte. E le cose sono destinate a peggiorare negli anni a venire. Tra l’altro la popolazione non è destinata alla decrescita, ma si calcola che il Sahel continuerà a crescere: da 135 a 340 milioni di persone entro il 2050.

Capire che non si scappa (solo) da conflitti, mancanza di lavoro e malattie è fondamentale se si vogliono invertire le rotte. Anzi, forse bisognerebbe a rendersi conto che le questioni climatiche sono spesso alla radice di disoccupazione, guerre e, naturalmente, fame e freno allo sviluppo.

La migrazione ambientale rimane un argomento ancora circoscritto ad ambienti accademici o negli uffici delle istituzioni ONU che pure hanno in mente, o già in atto, progetti che mirano ad affrontare la grave situazione di desertificazione e siccità di grandi aree del continente, resa ancora più drammatica dai cambiamenti climatici.

Uno dei questi progetti è il Great Green Wall che dovrebbe coprire l’area del Sahel in un percorso compreso tra il Senegal, West Africa e Djibouti, East Africa.

Più che un muro, uno zibaldone di progetti che mirano a rinverdire le aree e nello stesso tempo a dare lavoro a comunità locali che hanno il compito di prendersi cura di orti, giardini, piccoli boschi. Il costo fissato è pari a 8 miliardi di dollari e dovrebbe coprire ala fine un totale di 8.000 chilometri.

Il progetto è ambizioso e la strada è davvero molto lunga. Ce la faranno le piante, gli alberi e le coltivazioni a fermare la desertificazione? E, soprattutto, contribuiranno a frenare l’esodo e quella che ormai viene definita “crisi migratoria“, la più grande dopo la Seconda guerra mondiale?

Di certo non è l’Europa ad accogliere il numero maggiore di africani che scappano da fame, guerre o siccità. Il 75% di queste persone si muovono nel continente stesso e trovano rifugio – o anche lavoro – in altri Paesi africani. Ogni anno solo nell’Africa occidentale e centrale sono 12 milioni le persone che si spostano da un luogo all’altro del continente per cercare migliori condizioni di vita.

green wall

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