Una grande e soprattutto accogliente città non vuol dire solo nuove costruzioni o sopraelevate o continui lavori in corso. Salute, educazione, infrastrutture, stabilità di governo, cultura e ambiente sono elementi sostanziali del reale sviluppo di una metropoli, anche delle capitali africane.
Ed è su questi parametri che si è svolta l’indagine del Report 2017 (PDF) The Global Liveability a cura di The Economist e Intelligence Unit.
Le città analizzate sono state 140 e nessuna capitale africana risulta tra le prime 85. Solo due, Johannesburg e Pretoria (Sudafrica) sono tra le prime 100.
Nove delle 15 città africane incluse nella ricerca si trovano negli ultimi venti posti della classifica. La peggiore di tutte è Lagos (139^), davanti soltanto a Damasco e prima di Tripoli, Libia, (138^).
Tra le 5 città africane che hanno registrato i miglioramenti più significativi negli ultimi cinque anni, due soltanto sono capitali africane, Abidjan (Costa d’Avorio) e Harare (Zimbabwe).
Conflitti e instabilità giocano il loro ruolo in queste classifiche che, ovviamente, lasciano spazio ad una sorta di approssimazione anche per il semplice fatto di riferirsi solo a un certo campione numerico.
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