Mentre degustiamo barrette di cioccolata o prepariamo dolci al cacao interi ettari di foresta in Costa d’Avorio e in Ghana vengono distrutti.
Sono risultati scioccanti (ma che purtroppo non meravigliano più nessuno) quelli che vengono fuori da un’inchiesta dell’ONG a difesa dell’ambiente Mighty Earth. La déforestation amère du chocolat mette in luce che fino al 90% della produzione del cacao avviene illegalmente.
L’ONG stessa lo ha definito un “segreto di Pulcinella” visto che nelle zone cosiddette protette sono sorti villaggi e città e tutti sono a conoscenza dello sfruttamento illegale del territorio che sarebbe sotto tutela ambientale.
Le zone più interessate – per quanto riguarda la Costa d’Avorio – sono Goin Débé, Scio, Haut-Sassandra, Taï, i parchi di Mont Péko e della Marahoué.

Lo stato della deforestazione in Costa d’Avorio dal 1990 ad oggi. Tratta dal report di Mighty Earth
Il cioccolato di Nestlé, Ferrero, Cadbury, Mars e di altre aziende, potrebbe provenire proprio da lì. I ricercatori della ONG hanno individuato una serie di cooperative che acquistano proprio il cacao coltivato in queste zone.
Il settore del cioccolato è il primo fattore di deforestazione in Costa d’Avorio, primo produttore al mondo di cacao e in Ghana, secondo produttore.
In Ghana dal 2001 al 2014, 117.866 ettari di aree protette sono state distrutte e ha perduto circa 7.000 km² di foreste, almeno il 10% del totale. Se non si farà niente – scrive l’ONG nel suo rapporto – il Paese è destinato a perdere tutto il suo patrimonio forestale nel giro di pochi decenni.
Anche la fauna – in particolare scimpanzé ed elefanti – sono stati decimati a causa della deforestazione. In Costa d’Avorio non restano che tra i 200 e i 400 elefanti laddove prima se ne contavano decine di migliaia. Ovviamente distruggere la fauna e l’ambiente naturale ha il suo doloroso e pericoloso impatto sull’ecosistema nel suo complesso.
Il cioccolato è un grande affare, nel 2015 il mercato su scala mondiale è stato pari a 100 miliardi di dollari. Il consumo mondiale del cioccolato e dei prodotti derivati è di circa 3 milioni di tonnellate all’anno e la domanda registra una crescita annuale dal 2 al 5%. In Europa e America del Nord il consumo più massiccio, lontano da quei campi sfruttati dell’Africa occidentale.
A novembre si terrà la conferenza sul clima Cop23, in quell’occasione – hanno promesso i produttori di cacao e cioccolato – sarà presentato un piano per combattere la deforestazione.
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