Tra i tanti oggetti preziosi, opere d’arte e manufatti che l’Europa ha sottratto all’Africa ce ne sono alcuni che mostrano quanto le civiltà non solo pre-coloniali ma addirittura preistoriche, avessero gradi di sviluppo notevolmente avanzati.
Anzi, forse addirittura avevano anticipato di millenni certe forme di conoscenza, o perlomeno le avevano sviluppate autonomamente senza dover attendere l’arrivo dei bianchi.
Una di queste è uno strumento considerato uno dei primi, se non la prima arcaica forma di calcolatore numerico ideato dall’uomo.
Si tratta dell’Ishango bone, anzi bones visto che sono due. Due ossa di babbuino risalenti al Paleolitico superiore (20.000-18.000 a.C.), ritrovate nel 1960 dal belga Jean de Heinzelin de Braucourt durante una campagna di esplorazione in quello che allora era il Congo Belga, oggi Repubblica Democratica del Congo.
Ed è appunto in un museo belga, il Real Museo di Scienze naturali di Bruxelles che da allora si trova.
Per un decennio si era creduto si trattasse della più antica attestazione di calcoli matematici aiutati da uno strumento, una serie di incisioni raggruppate in tre colonne. Per chi è interessato ad approfondire l’uso e il sistema dello strumento può leggere qui (in inglese).
Tra le ipotesi degli studiosi vanno citate quella di Alexander Marshack,lebdl secondo il quale le ossa rappresenterebbero il più antico calendario lunare sulla terra e quella dell’etnomatematica Claudia Zaslavsky che ritiene che l’autore delle Ishango bones deve in realtà essere stata una donna che indicava con questo rudimentale ma efficace strumento le fasi lunari e il ciclo mestruale. A smentire comunque questa ipotesi, sarebbe in particolare uno degli ossi, le cui linee farebbero invece protendere verso l’idea dello strumento di sistema numerico.
In realtà un decennio dopo si fece un’altra scoperta, il Lebombo bone, in un territorio dello Swaziland. Si trattava di una fibula o perone di babbuino (una soltanto, in questo caso), risalente a 35.000 anni a.C. Quindi, ancora più vecchio. Quindi ancora più misterioso e interessante.
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