Liberi di muoversi oltre le frontiere. È il sogno di molti, soprattutto di coloro per cui le frontiere sono davvero muri inaccessibili.
Da oggi per sei Paesi dell’Africa centrale e occidentale dovrebbe cominciare una nuova era per quel che riguarda la libera circolazione.
Finalmente è stato ratificato l’accordo per consentire ai cittadini di muoversi liberamente, senza bisogno di visto attraverso gli Stati. I Paesi in questione sono Camerun, Repubblica Centrafricana, Chad, Guinea Equatoriale, Gabon e Repubblica del Congo. Tutti Stati francofoni che entrano a far parte del CEMAC, Comunità economica e monetaria dell’Africa centrale.
Cosa accadrà ora? L’accordo dovrebbe passare alla fase di implementazione. Ed è qui che sorgono dubbi. Questo progetto risale a 15 anni fa, ma gli ostacoli, le lentezze burocratiche, i disaccordi, hanno finora frenato.
E hanno frenato due Paesi, soprattutto. Guinea Equatoriale e Gabon, entrambi ricchi di petrolio e scarsamente popolati, hanno sempre manifestato il timore che la Visa-free possa significare un arrivo in massa di persone in cerca di lavoro dai Paesi limitrofi.
Tre sono ora le fasi successive: introdurre la tecnologia biometrica alle frontiere (quella che, per esempio, serve per le impronte digitali); il coordinamento tra le forze di polizia e di sicurezza tra gli Stati della Regione; il rispetto delle normative che riguardano il lavoro.
Questioni tecniche di non poco conto che lasciano grossi dubbi sui tempi in cui la Visa-free in questi sei Stati diventerà realtà.
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