Cresce il numero di start-up e di investimenti in nuove iniziative in Africa. Una recente ricerca di GALI – Global Accelerator Learning Initiative – fa il punto sulle nuove imprese nell’Africa Sub-Sahariana che sono entrate nei cosiddetti accelerator programs.
Il lavoro di GALI – che va dal 2015 al 2016 – include 2.568 nuove imprese che rientrano in 55 differenti programmi di finanziamento. Due elementi sostanziali sono in evidenza: la presenza delle donne nelle nuove imprese e la prevalenza di progetti che riguardano l’agricoltura. Segue il settore dell’educazione.
Kenya, Uganda, Nigeria sono i primi Paesi della top 10 che ha beneficiato di fondi e iniziative che hanno reso possibile l’avvio di un’impresa. La maggiori parte di queste – secondo l’analisi – sono imprese profit e impiegano regolarmente un certo numero di persone.
Per quanto riguarda il genere, il 42% delle nuove imprese nell’Africa Sub-Sahariana sono composte da soli uomini, contro il 51% di altre parti del mondo; il 28% includono anche donne, contro il 22% a livello globale. Infine, il 30% delle imprese è guidato da donne contro il 28& n altre parti del mondo.
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