E se, per una volta, Dio fosse femmina? E poi, addirittura nera? No, perché si fa un bel parlare della asessualità di Dio ma in realtà le iconografie di tutti i tipi e di tutti i tempi hanno mostrato immagini maschili che non hanno fatto altro che lavorare nella mente, nell’immaginario e nella cultura degli esseri umani.
Ma se proprio questo Dio lo vogliamo rappresentare, invece che semplicemente pensare, allora spazio alla libertà di immaginazione.
Perché, come ben sappiamo, le immagini creano pensieri e plasmano il modo di pensare della società. E certi principi – il patriarcato, per esempio – non si toccano, altrimenti sono guai. E poi, non c’era quella storia degli esseri umani fatti “a sua immagine e somiglianza“? Dove si collocano quindi gli africani e le donne in questa “immagine e somiglianza“?
Ecco il motivo per cui ha fatto tanto discutere – e provocato critiche e reazioni anche feroci (sul web) l’opera di Harmonia Rosales, artista afro-cubana residente a Chicago. Harmonia ha avuto il coraggio di rompere tutti i canoni e di farlo partendo da una delle opere più celebri al mondo: la Creazione di Adamo di Michelangelo.

Harmonia a lavoro nel suo studio. Foro ripresa da Instagram
Nella versione di Harmonia Dio è una donna di pelle nera e Adamo diventa Eva, anch’essa nera.

Immagine ripresa dall’account Instagram dell’artista
Ovviamente molte sono state le polemiche e i commenti negativi, ma lei per fortuna va per la sua strada e continua a realizzare opere con lo stesso obiettivo – de-costruire un immaginario perennemente sfavorevole alla donna e in particolare alla donna nera.
In questa intervista tempo fa ha spiegato quali sono le sue motivazioni e quale la sua principale ispirazione, sua figlia… “Voglio che cresca orgogliosa dei suoi riccioli, della sua pelle scura, della sua identità di donna di colore e di valore”

Immagine ripresa dall’account Instagram dell’artista
Cliccando nel video in basso una sintesi del lavoro di questa artista così fuori dagli schemi.
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