La leva in Eritrea non durerà più a tempo indeterminato ma 18 mesi. È stato comunicato all’ultimo gruppo di reclute, alimentando così le speranze che la coscrizione indefinita – la principale causa che costringe migliaia di giovani a fuggire dal loro Paese verso l’Europa attraverso il Sahara o il Mar Mediterraneo – possa finire.
La nazione del Corno d’Africa aveva introdotto il servizio nazionale obbligatorio di 18 mesi per i giovani tra i 18 ei 50 anni nel 1995, due anni dopo l’indipendenza dall’Etiopia, per contribuire allo sforzo di ricostruzione dopo una guerra di liberazione di 30 anni. L’incarico consisteva in sei mesi di addestramento militare e, al termine, di un anno di lavoro su progetti di sviluppo.
Ma la coscrizione – dal 1998, anno in cui è scoppiata una guerra di confine con l’Etiopia – si è trasformata in un servizio illimitato nell’Eritrean Defence Forces, in cui servono anche le donne.
Ora, con il recente accordo di pace tra i leader dei Governi di Asmara e Addis Abeba questo annuncio si presenta come un ulteriore segnale del cambiamento in corso.
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