La vita non si ferma nel Parco Virunga, la riserva naturale nell’est della Repubblica Democratica del Congo, famoso per i suoi gorilla di montagna in via di estinzione.
Attraverso un tweet il Parco ha comunicato il lieto evento, la nascita di due piccoli. Sale così a nove il numero di neonati nati finora quest’anno. “I gorilla di montagna sono stati una fonte davvero gradita di buone notizie nel 2018 e stiamo solo migliorando! Siamo emozionati nell’annunciare l’arrivo di due nuovi piccoli“.
Il parco conta attualmente 604 esemplari, contro i 395 del 2000. Comprendono circa il 60% del totale stimato in Africa che si aggira intonro ai 1.000 gorilla di montagna.
Virunga, la più antica riserva naturale dell’Africa e Patrimonio dell’Umanità Unesco, si trova nel Nord Kivu, una delle aree più prblematiche della Repubblica Democratica del Congo, dove sono attivi numerosi gruppi armati.
Cinque ranger e un autista sono stati uccisi all’inizio di quest’anno e a maggio il parco ha sospeso le attività turistiche – e dunque di osservazione dei gorilla – a seguito del rapimento di tre persone, tra cui due visitatori britannici. Durante l’atto crminale un ranger rimase ucciso.
Creato nel 1925 quando la RDC era una colonia belga, il parco è l’area protetta più diversificata biologicamente dell’intero continente. Il parco, che vanta una foresta lussureggiante, cime ghiacciate e savana, si estende per oltre 7.800 chilometri quadrati e ha i suoi confini con il Ruanda e l’Uganda.
Nel 2010 Kinshasa ha concesso permessi ai gruppi petroliferi occidentali di esplorazione lungo ampie porzioni della riserva, e il mese scorso il Governo ha dato il via libera al piano.
Global Witness, che si batte contro la corruzione e l’abuso ambientale, ha chiesto una sospensione del progetto di sfruttamento dell’area, denunciando che avrebbe “conseguenze catastrofiche” per l’ambiente.
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