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Camerun, violenze e rapimenti in attesa dei risultati ufficiali delle presidenziali

Sono attesi per lunedì 22 ottobre – anche se indiscrezioni affermano che oggi ci potrebbero essere anticipazioni – i risultati ufficiali delle preidenziali del 7 ottobre scorso in Camerun. Molti elementi lasciano presagire che si potrebbe arrivare alla riconferma di Paul Biya. Si tratterebbe del suo settimo mandato, Biya è infatti in carica da 36 anni.

Maurice Kamto, a capo dell’MRC (Movimento per la rinascita del Camerun) e Joshua Osih dell’SDF (Fronte socialdemocratico) avevano presentato ricorso al Consiglio Costituzionale, denunciando anomalie e brogli e chiedendo il ritorno alle urne. Entrambi i ricorsi sono stati rigettati.

Kamto, uno dei maggiori candidati dell’opposizione, all’indomani delle elezioni – e a spoglio ancora in corso – aveva addirittura indetto una conferenza stampa per annunciare la sua vittoria.

Avevamo già parlato della difficile situazione nel Paese e del rischio di guerra civile, e la situazione si sta certamente complicando.

Ieri è stata data notizia del rapimento della sorella di John Fru Ndi, depresidente del maggior partito di opposizione, il Fronte Socialdemocratico. La responsabilità dell’azione – incendiata anche la casa dell’oppositore – farebbe capo ai separatisti anglofoni.

La delicata situazione in corso risente ed è anche il risultato della crisi che da qualche anno sta investendo il Paese e che trova le sue radici nelle rivendicazioni della minoranza anglofona del Paese. 

Violenze e crimini di ogni genere sono in atto da tempo nel Nord Ovest e Sud Ovest del Paese, a maggioranza anglofona, in lotta per il secessionismo. In questa parte del Camerun dove vive almeno un quarto di una popolazione di 24 milioni di abitanti, sono pochissimi quelli che hanno votato, proprio a causa del clima di violenza e intimidazioni.

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AGGIORNAMENTO: Come previsto – e anticipato anche in queste pagine – Paul Biya è stato rieletto, arrivando così al suo settimo mandato. Ora, in Camerun, si apre una nuova stagione di crisi.

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