Donne che sposano altre donne. Anche in Africa, dove al patriarcato impositivo di regole e comportamenti e alla spesso aggressiva intolleranza verso gli omosessuali, fanno da sfondo culture e tradizioni che permettono alle donne di vivere insieme e farsi una famiglia con l’approvazione della comunità.
È il caso, ad esempio, della tradizione Kamba e quella Nandi in Kenya. Le donne di questi gruppi etnici possono scegliersi una donna quando sono sterili, cosa assai stigmatizzata in certe culture, e siano state allontanate dal marito. Acquisiscono così il diritto di diventare “mariti femminili“. Possono corteggiare un’altra donna, ne pagano la dote e se ne prendono cura. A volte cercano per loro un uomo che avrà il ruolo di “donatore di sperma”. Ma sarà il “marito donna” a diventare il padre legale e nei confronti della società dei bambini che nasceranno.
Può anche accadere che la donna marito in questione “approfitti” un po’ del suo status e diventi… poligama. È un caso accaduto – ma ce ne saranno altri – a Kapsundei, nella contea di Uasin Gishu ed è emerso quando lei, Elizabeth Chemasunde, era ormai già molto anziana. Di donne ne aveva sposate 4.
Anche se non tutto fila sempre liscio. Poche settimane fa una donna – sempre in Kenya – è riuscita dopo anni di battaglie legali ad ottenere il diritto di seppellire il proprio marito-donna, morta ormai dieci anni fa. La cerimonia funebre era stata bloccata a causa di dispute familiari e questioni di proprietà. Ora il problema sarà trovare 9.967 dollari accumulati con la camera mortuaria.
Per chi fosse interessato ad approfondire questo tema consiglio la lettura di questo saggio: Woman-to-Woman marriage: Practices and benefits in Sub-Saharan Africa, di R. Jean Cadigan, pubblicato su JSTOR.
Categorie:africa news, culture
Molto interessante! Grazie!
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Grazie a voi che leggete. 🙂
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