Oltre 7000 proverbi per capire la cultura Akan, di cui gli Ashanti in Ghana sono l’espressione più numerosa.
Credenze, pensieri, organizzazione sociale che aiutano ad entrare nel modo di sentire e di elaborare le cose da parte di queste popolazioni. Ieri come oggi. Sono stati raccolti in un libro – edito nel 2007 – a firma di tre autori – docenti, studiosi, filosofi – Peggy Appiah, Kwame Anthony Appiah e Agyeman-Duah. Qui un elenco delle biblioteche dove è disponibile (tutte all’estero, ovviamente).
Gli Akan sono un gruppo etnico dell’Africa occidentale e vivono soprattutto in Ghana e Costa d’Avorio (senza contare la diaspora, naturalmente).
Spiccata negli Akan la passione per le allegorie e le metafore che ha dato vita nei secoli scorsi agli adinkra, simboli visivi di grande impatto estetico e ognuno portatore di uno o anche più significati. Rappresentano, inoltre veri e propri modi di pensare ed ecco perché indossarli o metterli sulla porta di casa o adornarne oggetti significa inviare messaggi chiari e specifici e coloro che sono in grado di interpretarli.
E poi ci sono i proverbi, appunto. Prodotti della cultura, della società, del modo in cui nei secoli si sono sviluppate le interazioni tra i singoli e tra le collettività. Ma che – di tanto in tanto – portano anche a galla quelle emozioni umane condivise, che vanno sotto il nome di inconscio collettivo.
Alcuni studiosi sono voluti andare più a fondo di quei 7015 proverbi raccolti nel libro di cui si diceva. E così si sono messi a studiarli uno ad uno realizzando un lavoro davvero massiccio interamente pubblicato online.
L’approccio è quello culturale e psicologico e tende a mostrare i tipi di emozioni descritti nei proverbi e i comportamenti sociali. La loro analisi ha dato vita a una sorta di distinzione in categorie: “descrizioni culturali” (che rappresentano il 33.3% dei proverbi); “conseguenze negative” (32.3%); il “contesto sociale” (28.8%). Ma anche le “prescrizioni sociali”, le “conseguenze positive”; la “gerarchia sociale”.
Eccone, per esempio, qualcuno che riguarda le emozioni: “Abofuo de asententen na enam” (Sotto l’effetto della rabbia le persone parlano troppo)
oppure come ci si deve comportare: “Opanin su a, osu ne tirim” (Un uomo di una certa età non mostra il suo dolore in pubblico)
o di estrema saggezza e buoni consigli: “Onipa ho anto no a, na efiri ono ara” Siamo spesso noi stessi la causa del nostro malcontento)
“Kae wo bofoo wow o mmeranteberem ansa na nnabone aba” (Sii sempre grato al tuo benefattore e lui continuerà ad aiutarti).
Un viaggio tra gli Akan? Sarà bene conoscerne anche i proverbi.
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