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Ghana, l’ambasciata USA nega visti. “Prima devono riprendersi gli espulsi”

Tempi duri per i Ghanesi che vogliono viaggiare negli USA. L’ambasciata statunitense ha fatto sapere che, per un periodo non precisato, non verranno rilasciati alcune categorie di visti, come quello per lavoro, per esempio. (categorie A3 e G5).

Sarà limitato, inoltre, il periodo di validità e il numero accettato di richieste di visti turistici e di affari (B1, B2 e B1 / B2) sia per i richiedenti che per le mogli e figli con età inferiore ai 21 anni.

La decisione, naturalmente, ha aperto uno scontro diplomatico tra i due Paesi.

La decisione è venuta a seguito di ordini di espulsione dagli USA di cittadini ghanesi, ordine di espulsione che avrebbe dovuto essere accettato anche dal Governo ghanese, ma – lamenta Washington – questo non è avvenuto.

La sezione 243 (d) della legge sull’immigrazione e la nazionalità degli Stati Uniti afferma che, quando un Paese nega o irragionevolmente ritarda l’accettazione del ritorno dei suoi cittadini, il Governo degli Stati Uniti può istituire restrizioni sui visti fino a quando la situazione non viene risolta.

Dalle disposizioni dell’ambasciata pare restino esclusi i visti per motivi di studio che dovrebbero continuare ad essere rilasciati.

Dal canto suo il Governo ghanese rifiuta le accuse di non collaborazione con gli Stati Uniti in merito alla deportazione di alcuni cittadini ghanesi.

In una nota il ministero degli Esteri ha affermato che l’ambasciata del Ghana a Washington ha già intrapreso i processi di identificazione e verifica per garantire che tutte le persone destinate alla deportazione e al rientro in Ghana siano effettivamente cittadini ghanesi “perché per molti esistono dubbi che siano di altra nazionalità“.

Secondo l’ambasciata americana sarebbero circa 7.000 i ghanesi per i quali – per motivi vari – si richiede l’espulsione e il ritorno in patria.

Il Governo ghanese ha però denunciato azioni violente da parte degli ufficiali statunitensi che avrebbero ammanettato e trascinato con la forza le persone verso gli aerei per farli partire. Ha inoltre esortato il Governo degli Stati Uniti ad agire secondo le leggi nazionali e internazionali e il rispetto dei diritti e della dignità della persona “compresi quelli condannati per crimini“.

È sorprendente – ha detto il ministro degli Esteri, Shirley Ayorkor Botchwey – che le autorità statunitensi ignorino i protocolli internazionali che devono essere osservati in materia di espulsione e denunciano la mancanza di cooperazione da parte del Ghana.”

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