Oltre il 26% dell’intera popolazione di rifugiati al mondo si trova nell’Africa sub-sahariana. La metà di loro ha meno di 18 anni.
Si tratta di 18 milioni di persone, secondo l’UNHCR. Un incremento dovuto – negli ultimi anni – alle crisi in Sud Sudan (solo da questo Paese ne provengono 2.4 milioni), Nigeria, Repubblica Centrafricana – tanto per nominarne alcune. Un numero destinato ancora a crescere visti i conflitti e le instabilità in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, il Camerun, la Somalia, il Burundi, l’area del Sahel.
Inoltre, sempre secondo l’agenzia ONU, l’85% degli sfollati sono ospitati in campi allestiti nei Paesi in via di Sviluppo.
Uganda, Sudan, Etiopia, Kenya, sono quelli che ne ospitano il maggior numero e da lungo tempo. Si calcola che ogni 2 secondi una persona sia costretta a scappar via e lasciare la propria casa e i propri beni.
Del tema rifugiati e sicurezza si parlerà nel corso del summit dell’Unione Africana (10/11 febbraio) ad Addis Abeba, in Etiopia.
All’ordine del giorno anche la questione del passaporto unico che dovrebbe garantire maggiore mobilità a tutti i cittadini africani
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