La maggior parte degli africani vuole la democrazia, ma meno di uno su sei si ritiene soddisfatto di come vanno le cose nel suo Paese e ritiene, invece, che ci sia un arretramento verso l’autoritarismo.
Lo rivela un nuovo studio di Afrobarometer basato su 45mila interviste in 34 Paesi nel periodo 2002-2018. Ne emerge che più dei due terzi degli africani vuole la democrazia e rifiuta le alternative autoritarie. Ma sono pochi gli africani soddisfatti di come vanno le cose,
Il lavoro dal titolo “Democrazia in Africa: domanda, offerta e il democratico insoddisfatto” della rete di think tank africani ha rilevato che, in media, il 68% degli africani è “fortemente impegnato per la democrazia“, il 78% preferisce le elezioni multipartitiche a un regime presidenziale dittatoriale, il 74% respinge uno stato di partito unico e il 72% un regime militare. Tuttavia, i dati variano notevolmente nell’analisi di ciascun Paese.
La Sierra Leone, per esempio, ha il più alto tasso di supporto della democrazia (84%), mentre Eswatíni (nuovo nome dello Swaziland), dove vige ancora una monarchia, chiude la lista con un 43%.
Come dicevamo, i dati rivelano anche che l’offerta democratica è inferiore alla domanda, cioè che le popolazioni hanno meno democrazia di quanta ne vorrebbero. Circa il 51% ritiene che il proprio Paese sia una “piena democrazia” o che abbia, in questo senso, “problemi minori”, ma solo il 43% è soddisfatto del suo funzionamento..
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