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Le 100 giovani donne che rendono fiera l’Africa e se stesse

Lo scorso anno in occasione della giornata dedicata alle donne ho segnalato un elenco di 100 donne influenti nel continente africano. Influenti nei più disparati settori: dall’economia alla cultura: dall’arte all’attivismo; dagli affari al mondo della politica.

Anche quest’anno OkayAfrica ha lavorato per dare al mondo un quadro di quanto la presenza femminile, le sue attività e interessi, stiano costruendo un’Africa nuova, ricca di spunti e potenzialità.

Le 100 di quest’anno sono giovani. Ma la loro particolarità non sta evidentemente solo in questo, ma nel segno che stanno solcando.

Ne citiamo qualcuna.

L’ugandese Cleopatra Kambugu Kentaro. Attivista dei diritti umani, transessuale, artista, vincitrice – nel 2016 – di un premio per il documentario The Pearl of Africa. Costretta a lasciare il suo Paese che ha messo al bando l’omosessualità, si è rifugiata in Kenya (che comunque l’omosessualità non l’ha ancora depenalizzata), Kentaro dirige l’East African Sexual Health and Rights Initiative, organizzazione che garantisce supporto alle minoranze sessuali

La senegalese  Anna Diop. attrice e modella, secondo alcuni, è destinata a diventare famosa alla stregua di Lupita Nyong’o. Diop usa la sua notorietà per fare advocacy per cause che riguardano persone svantaggiate, soprattutto bambini.

La filmaker anglo-nigeriana Jenn Nkiru. Creatrice di video per JAY-Z e Beyoncé, è considerata tra le 200 donne che stanno ridisegnando il mondo dell’industria artistica, Nkiru è sicuramente un personaggio di grande versatilità. Uno dei suoi progetti più noti è  Rebirth is necessary (la rinascita à necessaria), uno short movie che racchiude la sua visione di black universality (l’universalità nera).

La capoverdiana/americana Shauna Barbosa. Nata a Boston da un genitore afro-americano e uno capoverdiano, Barbosa è uno dei nuovi talenti della poetica femminile. Con il suo debutto – un lavoro molto incentrato sul concetto di identità – ha ottenuto la nomination per l’Open Book Award nell’ambito PEN Literary Awards 2019.

L’imprenditrice ghanese Ama MarfoFondatrice e amministratrice delegato di Airfordable, che consente il pagamento di viaggi a rate. L’obiettivo, ha detto, è dare accesso al mondo a persone che, altrimenti, per motivi finanziari, non avrebbero potuto permettersi di viaggiare.

La sudafricana, community mobilizer Koketso Moeti. Ha fondato amandla.mobi, un’app no profit che ha lo scopo di sensibilizzare, coinvolgere e fare advocacy su temi sociali. Il tool permette anche agli attivisti di coordinarsi e creare interventi e campagne.

L’americana-ugandese Jessica Nabongo. Ha lasciato un lavoro sicuro in ‘un’importante azienda per mettersi a viaggiare per il mondo, testimoniando, attraverso il suo canale Instagram, @catchmeifyoucan, le esperienze di una viaggiatrice sola e nera. Alcune di queste hanno testimoniato un evidente razzismo ma anche un’esperienza che sta facendo cambiare a lei e a chi la segue la prospettiva e il modo di considerare gli altri.

Ma le donne, le giovani donne africane o afrodiscendenti da scoprire per la loro capacità espressa nei modi più diversi e originali, sono tante.

Qui, se ne possono conoscere almeno 100. Un mondo tutto da scoprire.

 

 

 

 

 

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