Perché il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è sotto attacco?
Da qualche giorno Tedros Adhanom Ghebreyesus è al centro di polemiche e anche lui ha voluto esprimersi pubblicamente e rendere note minacce e insulti razzisti che – ha detto – sta ricevendo da molte settimane.
In un discorso pubblico il direttore generale dell’OMS ha chiesto una “quarantena della politicizzazione del Covid-19” e ha affermato che politicizzare la crisi non farebbe altro che portare a “più corpi nei sacchi” con riferimento alle vittime della pandemia.
Cina, Stati Uniti e i Paesi del G20, dovrebbero “unirsi per combattere il virus“, ha aggiunto.
Un intervento resosi necessario all’indomani delle critiche del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’operato dell’OMS.
Trump – che a uno sguardo attento sembra alla disperata ricerca di un capro espiatorio per non avere egli stesso agito con rapidità per arginare i contagi (ad oggi 435.160 casi 14.797 morti) – durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha accusato l’OMS di “aver sbagliato molte cose“.
L’ospite della Casa Bianca ha anche minacciato di sospendere i finanziamenti all’organismo internazionale di sanità pubblica.
Gli USA, va ricordato, sono i maggiori finanziatori dell’OMS e secondo Trump e i suoi l’Organizzazione avrebbe però avuto un “occhio di riguardo” nei confronti della Cina e si sarebbe fatta “guidare” all’inizio dell’epidenia (poi diventata pandemia) da linee guida cinesi.
Va ricordato anche che lo stesso Trump a gennaio aveva detto che il virus era sotto controllo, mentre deficina il covid-19 “virus cinese“.
“Non dovremmo perdere tempo a puntare in dito, ora è il momento di agire in unità” ha risposto il capo dell’OMS, microbiologo etiope e in passato ministro della Sanità nel suo Paese. Ed ha aggiunto: “Perché dovrei preoccuparmi di questi attacchi quando le persone stanno morendo?”
Oggi sono 100 giorni da quando l’OMS è stata informata dei primi casi di “polmonite con causa sconosciuta in Cina“.
Il dottor Tedros Ghebreyesus ha aggiunto che l’OMS ha in programma un piano di analisi di questa prima fase. Ma ha anche detto che l’Organizzazione ha fatto tutto il possibile per combattere il virus.
“Quando ti trovi di fronte a un nuovo virus come questo, facciamo valutazioni regolari, quindi faremo la nostra valutazione, identificando i punti di forza e di debolezza. Ma per ora – ha sottolineato – l’attenzione dovrebbe essere rivolta alla lotta contro il virus. “Per favore – ha insistito – non politicizzare questo virus”.
Il direttore dell’OMS ha quindi approfittato della conferenza stampa (svolta in collegamento online) per rivelare che negli ultimi due-tre mesi è stato fatto oggetto di minacce di morte e di abusi verbali a sfondo razzista.
“Mi hanno offeso in vari modi – ha detto – e chiamato nero e negro. Non mi importa e sono orgoglioso di essere nero, orgoglioso di essere negro, sono io.”
“Quando si tratta di minacce personali, persino mortali, non mi interessa. Il fatto è – ha aggiunto – che l’intera comunità nera è stata insultata, l’Africa è stata insultata, e questo non lo tollero, dico che si sta attraversando una linea di confine”. E sul suo ruolo ha ricordato “Noi e i funzionari dell’OMS siamo qui per alleviare la sofferenza e salvare vite umane“.
Ma da dove sono arrivate tali attacchi? Da Taiwan, ha detto con chiarezza il direttore dell’OMS.
Le reazioni non si sono fatte attendere, con il Governo di Taiwan che ha descritto le accuse del dottor Tedros Ghebreyesus come “infondate“.
Oggi, il ministero degli Esteri dello Stato di Taiwan ha espresso “forte rammarico e dispacere per le parole del direttore dell’OMS“ aggiungendo che “la sua nazione non potrebbe mai istigare attacchi personali al direttore generale dell’OMS, e ancor meno esprimere sentimenti razzisti“.
Dal canto suo il direttore dll’OMS ha sottolineato che i diplomatici di Taiwan erano a conoscenza degli attacchi online, della campagna e delle critiche contro di lui, ma non si sono mai dissociati da quanto stava accadendo. “Lo dico oggi perché ora è abbastanza. Si è superato il limite“.
Da una ricerca in Rete non è stato possibile trovare gli insulti denunciati dal capo dell’OMS che comunque non ha fornito prove dirette delle sue affermazioni.
Altro aspetto di questa vicenda da tenere in considerazione è il lunghissimo contrasto e l’ostilità di decenni tra Cina e Taiwan.
Categorie:africa news