Mentre in Italia c’è finalmente entusiasmo per il vaccino contro il Sars-Cov2, in Sudafrica centinaia di operatori sanitari hanno ricevuto un vaccino “centenario” contro la tubercolosi. Lo scopo è verificare se possa proteggere dal coronavirus.
Sviluppato al leggendario Istituto Pasteur 100 anni fa, il vaccino Bacillus Calmette-Guerin (BCG), utilizzato per la prima volta nell’uomo nel 1921, è una delle vaccinazioni più antiche e affidabili al mondo.
La sperimentazione è stata avviata al Tygerberg Hospital di Città del Capo, dove sono stati somministrate dosi di richiamo BCG a 250 operatori sanitari, mentre altri 250 hanno ricevuto un placebo.
L’organizzazione del protocollo fa capo alla TASK con sede a a Città del Capo diretto dal professor Andreas Diacon, esperto di medicina interna e pneumologia all’ospedale Tygerberg e professore alla Stellenbosch University.
Secondo Diacon, che ha parlato con AFP, alcune osservazioni fanno capire che tale vaccino influisce positivamente sul sistema immunitario ed è in grado di far fronte a infezioni respiratorie. In special modo, i bambini immunizzati con il BCG tendono a soffrire meno di malattie respiratorie, incluso l’asma, ha detto il professore.
L’idea è che se si riescono a ridurre i sintomi del Covid-19 allora meno persone ne moriranno e, anzi, molti potrebbero non contrarlo mai.
Il programma della TASK è quello di intensificare i trial fino a raggiungere 3.000 operatori sanitari. I partecipanti saranno osservati per almeno un anno.
Simili studi clinici sul BCG sono stati condotti in Olanda, Australia e Francia.
Già da tempo si discute su quanto vaccini già esistenti possano proteggere dal coronavirus, in particolare proprio il vaccino per la TBC.
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