Cemento e strade che diventano luoghi di esibizione, di comunicazione, di sensibilizzazione. Colori, immagini e parole per uscire dalla paura della pandemia e lanciare un messaggio di speranza. Ed è proprio speranza, “Yakaar” in Wolof, che campeggia nel fondo di un disegno su un muro di cemento nel cuore di Dakar.
Gli artisti sono dieci giovani senegalesi che hanno preso parte ad un’iniziativa a cura dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e della delegazione dell’Unione europea in Senegal in collaborazione con The Playwall, una piattaforma di scambio artistico.
Sulle pareti del Dalal Jamm Hospital di Guédiawaye e della Cheikh Anta Diop University di Fann, due dei quartieri più frequentati della città, i graffiti richiamano i valori di solidarietà, pace e resistenza alla pandemia.
La campagna di sensibilizzazione Xibaaru Mbedd (informazioni di strada in Wolof) ha coinvolto artisti visivi e artisti di graffiti provenienti da tutto il Paese. A loro il compito di abbattere barriere di pregiudizio e disinformazione.
L’iniziativa ha anche lo scopo di sollecitare una riflessione sul domani, sull post-pandemia, su cosa il futuro riserverà ai giovani.
“La crisi COVID-19 colpisce tutti i giovani nell’Africa occidentale e centrale e influisce sulle dinamiche migratorie nella sottoregione” ha affermato Luca Putteman, funzionario di presso l’Ufficio dell’OIM per l’Africa occidentale e centrale. “Gli artisti introducono una nuova prospettiva nella lotta contro la pandemia che consente ai giovani della regione di immaginare il mondo di domani. Il potere dell’immaginazione aiuta a identificare possibili alternative alla migrazione irregolare” ha aggiunto.
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