Il Pride Afrique 2020 sarà un evento da ricordare. Quest’anno il pride per la prima si è svolto come evento virtuale pan-africano con l’obiettivo di riunire gli LGBT+ africani per condividere le loro storie di sfida e successo da un continente in cui sono spesso criminalizzati e perseguitati.
Tre giorni di incontri, testimonianze, dibattiti, poesia – 14, 15 e 16 agosto – trasmessi in diretta sui canali social YouTube, Twitter e Facebook. Molti i partner dell’evento in tutto il mondo, fittissimo il programma.
Tra i partecipanti/relatori l’ex presidente del Botswana, Festus Mogae, e John Amaechi, il primo ex giocatore NBA a fare coming out.
L’organizzatore del Pride Afrique 2020, il nigeriano Kehinde Bademosi, costretto a trasferirsi negli Stati Uniti dopo ripetute minacce alla sua vita, ha detto che la pandemia ha offerto l’occasione perfetta per mettere in scena l’evento. “Più persone sono online a causa del coronavirus e quindi abbiamo pensato che fosse un buon momento per entrare in contatto virtualmente con le LGBTQI che vivono in Africa“. “Lo stiamo facendo perché in molti Paesi africani è in atto una vera e propria criminalizzazione delle persone LGBTQI. Vogliamo inviare loro un messaggio forte che non sono soli e mostrare loro che esiste una comunità a cui appartengono“.
Intolleranza e discriminazione sono all’ordine del giorno in molti Paesi africani, negli alloggi, nell’istruzione, nella sanità e sul posto di lavoro, nonché crimini d’odio come il ricatto, e la maggior parte delle vittime ha troppa paura per chiedere aiuto alla polizia. In alcuni Paesi poi vige ancora il carcere o addirittura la condanna a morte per i gay.
Su Pride Afrique i principali video della tre giorni.
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