Il Governo ruandese rilascerà licenze per la coltivazione di cannabis per uso medico. Lo ha reso noto il Rwanda Development Board (RDB). Una decisione che segue l’approvazione delle linee guida sulla coltivazione, lavorazione ed esportazione di colture terapeutiche.
La produzione è consentita esclusivamente per l’esportazione. Nel Paese, infatti, il consumo di cannabis rimane ancora vietato. L’RDB ha fatto sapere che con tale tipo di esportazione si prevede di generare entrate significative nelle casse dello Stato e opportunità di lavoro nei settori dell’agricoltura e dell’agro-trasformazione del prodotto ad alto valore terapeutico.
Ancora non ci sono dettagli su quando inizierà la produzione. Si è trattato, comunque, di una notizia alquanto inattesa in un Paese assai rigido sul divieto dell’uso di marijuana.
Ecco perché il ministro della Salute, Daniel Ngamije, in una trasmissione sulla televisione di Stato, ha sottolienato che le leggi e le linee guida pertinenti alla coltivazione ed esportazione di cannabis saranno applicate rigorosamente e che il Governo “non consentirà l’uso di cannabis, come il fumo, che è criminalizzato dalla legge“.
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