Il palazzo del re è formato da un certo numero di abitazioni a cupola, circondate da un recinto come le mura della città e intorno alla città del re ci sono altri edifici a cupola e boschetti
E ancora
Si veste come una donna, collane al collo e braccialetti sugli avambracci e indossa un berretto alto decorato d’oro e avvolto in un turbante di cotone pregiato. Siede in udienza in un padiglione a cupola attorno al quale stanno dieci cavalli ricoperti di materiali ricamati d’oro. Dietro il re stanno dieci paggi che reggono scudi e spade decorate d’oro, e alla sua destra ci sono i figli dei capi che indossano splendidi abiti e i loro capelli sono intrecciati d’oro…
È la descrizione della corte dell’Impero del Ghana così come si presentò agli occhi di Al-Bakri, storico arabo-andaluso dell’XI secolo.
Lo scritto – come riporta African Heritage – è estratto dal Corpus of Early Arabic Sources for West.
L’impero del Ghana fiorì in Africa occidentale dal VI al XIII secolo d.C. Non corrispondente geograficamente al moderno Stato del Ghana, tale Impero si trovava nella regione della savana del Sudan occidentale (l’attuale Mauritania meridionale e Mali) tra il deserto del Sahara a Nord e le foreste pluviali a Sud.

La posizione geografica e l’abbondanza di rame, avorio e soprattutto oro facilitarono i commerci e fecero di questa parte del continente un luogo famoso e quasi mitico. Era chiamata The land of gold, la terra dell’oro, appunto, Da qui la Gold Coast dell’epoca coloniale che però, in questo caso corrispondeva già all’attuale Ghana anch’esso ricco di miniere del prezioso minerale.
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