In occasione dell’Africa day (il 25 maggio) Okay Africa ha lanciato una bella iniziativa: ha chiesto ai suoi contributors di indicare un brano musicale (di artisti africani, ovvio) che meglio rappresenta per loro l’orgoglio di essere africano. 12 brani in tutto. Scelte molto interessanti – e niente affatto scontate – che danno anche la misura del panorama artistico e in continua evoluzione di diversi paesi del Continente.
Sono rappresentate la Nigeria, Botswana, Sudafrica, Benin, Mali, Gambia e quello che prevale – a parte, naturalmente, diversi e intriganti stili – sono i temi che ruguardano questioni sociali.
Io ho fatto la mia personale “selezione della selezione” e ve la propongo qui con la motivazione di chi ha scelto il brano.
“Ojuelegba” descrive in modo eccellente il trambusto insito in noi africani e la nostra costante ricerca di una vita migliore mentre, intanto, vogliamo divertirci. “Ojuelegba” è un brano che segna l’emergere della musica africana a livello globale. […] Ricorderai sempre dov’eri quando hai sentito per la prima volta “Ojuelegba” o come ti ha fatto sentire. “Ojuelegba” è una rappresentazione dei sogni che diventano realtà, indipendentemente da quanto siano folli.” – Ifeoluwa James Falola
“Un malawiano nato in Botswana e che ha studiato in Sudafrica, questa canzone mi ha sempre colpito. Tra il rapfrobeat di Capso si estende una combinazione di ritmi groovy e lirismo poetico – “Afrika” incarna l’eterno ottimismo di un Continente. Dovunque mi trovi, “Afrika” continua ad essere la colonna sonora per sentirmi a casa.” – Mayuyuka Kaunda
“Tems racconta il dialogo interiore di una mente in cerca di pace. È una condizione, credo, in cui si ritrovano molti giovani africani che cercano di migliorare la propria esistenza, passando – in tutto il mondo – tra esperienze di oppressione. L’abilità vocale di Tems in questo brano, e in altri, mi rende orgoglioso di essere africano. ” – Nasir Ahmed Achile
“Nonyana” (parola sesotho che significa uccello) racconta la storia di un contadino che lamenta la distruzione del raccolto a causa dell’attacco di uccelli selvatici. Non è certo la circostanza ideale per un agricoltore perché, come africani, una delle cose per cui siamo rinomati è lavorare duramente la nostra terra per sostenere le nostre famiglie. L’abilità lirica di Tsepo Tshola trasforma un normale evento quotidiano in una canzone sincera e piacevole, ricordandoci che noi africani sappiamo trovare gioia anche nella miseria.” – Sekese Rasephei
“La combinazione di percussioni, pianoforte e violino in questo pezzo contribuisce ad evocare il sogno ad occhi aperti di un inguaribile romantico. È interessante vedere il lavoro di un artista africano suscitare un tale affetto tra gli ascoltatori di tutto il mondo, allo stesso modo in cui lo farebbe un brano di John Legend. Inoltre, Drille non solo ha scritto il disco, ma ne è tecnico del suono e produttore. Tutti meritano di essere testimoni della magia di questo lavoro, così come della diversità nella tavolozza sonora degli africani.” – Tochi Louis
“”Nterini” ha un’atmosfera deliziosa che lo distingue da molti suoni che stanno emergendo in questi ultimi tempi dall’Africa. Sebbene la canzone sia una sorta di inno a un amore assente, l’attrice e cantante maliana, Fastoumata Diawara, riesce a renderlo un brano che offre spazi distinti e che si prestano a differenti interpretazioni. È anche la canzone perfetta per mostrare diversi canoni musicali dell’Africa, lontano dai suoni contemporanei più noti.” – Kemong Mopedi
Il resto lo trovate qui.
Categorie:africa news, musica
Fatoumata per me supera tutti gli altri.
E’ l’artista il piu’ africano, sia per immagini che per sonorita’ musicali.
Grazie per la scelta.
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