Lui si chiama Art Melody, è un rapper burkinabé, e ha deciso di dedicare i suoi testi al tema della crisi climatica e degli effetti nel Sahel e sugli agricoltori. Secondo le Nazioni Unite, proprio quest’area del Continente africano, la cui economia è per l’80% agricola, sta assistendo ai peggiori effetti del riscaldamento climatico rispetto ad altre parti del pianeta.
Come racconta VOA, che lo ha intervistato, le parole di Art Melody sono particolarmente sentite dalla comunità, sia perché l’artista rappa nelle lingue locali, Djula e Moore, sia perché conosce per esperienza l’impatto negativo del cambiamento climatico sulla produzione agricola perché è lui stesso un agricoltore. Sono canzoni, le sue, che trasmettono la paura e l’emozione provate da milioni di persone in tutta la Regione.
Seondo l’ONU l’impatto della desertificazione e della siccità sugli agricoltori è uno dei numerosi fattori che causano conflitti in Burkina Faso, Mali e Niger. Conflitti che coinvolgono anche gruppi terroristici legati allo Stato Islamico e ad al-Qaeda.
I conflitti sorgono spesso tra gruppi etnici che tradizionalmente coltivano e quelli che allevano il bestiame, gruppi che si contendono la terra.
Nell’intervista Art Melody dice che i suoi nonni gli hanno raccontato che la stagione delle piogge iniziava ad aprile, ma ora può iniziare a luglio, quindi c’è meno pioggia e più caldo. L’artista afferma anche: “se gli occhi delle persone sono chiusi, finiranno sempre per distruggere tutto, che si tratti di piante o rapporti umani. Fino a quando gli effetti del cambiamento climatico nel Sahel non saranno mitigati, l’agricoltura probabilmente diventerà più difficile e il conflitto nel Sahel probabilmente peggiorerà”.

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