Le nazioni ricche dovrebbero inviare vaccini in Africa per aiutare a combattere la pandemia globale di Covid-19 piuttosto che accaparrarseli per la terza dose, i cui risultati non sarebbero sostenuti da prove scientifiche. Lo ha detto – come riporta la Reuters – John Nkengasong, direttore dell’Africa Centres for Disease Control and Prevention.
Nkengasong si è detto sconcertato dal fatto che alcuni Paesi ricchi stiano ignorando il suggerimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di sospendere la somministrazione dei richiami del vaccino fino a quando più persone non saranno completamente vaccinate in tutto il mondo.
“Il problema che abbiamo con le terze dosi – ha detto il principale funzionario sanitario dell’Unione Africana – è che non ci sono ancora abbastanza dati scientifci di riferimento. Non capisco il motivo per cui ci stiamo muovendo verso una vasta somministrazione della dose di richiamo“.
Oltretutto, ha aggiunto il direttore dell’AfricaCDC, “non sappiamo a che punto l’immunità scende a un livello in cui smette di offrire [protezione]“. “Senza una prova scientifica, si tratta di giocare d’azzardo“.
Il programma globale che fornisce vaccini Covid-19 ai Paesi poveri – Covax – non ha raggiunto neanche il 30% dell’obiettivo fissato di 2 miliardi di vaccinazioni nel 2021, hanno fatto sapere le organizzazioni internazionali che lo gestiscono. Nkengasong ha affermato che somministrare terze vaccinazioni in Occidente renderebbe difficile per l’Africa raggiungere il suo obiettivo di vaccinare il 60%-70% delle persone, per il quale ci sarebbe bisogno di almeno 1,6 miliardi di dosi.
Attualmente solo il 3% del Continente è vaccinato, 145,4 milioni le dosi di vaccino acquistate, di cui tre quarti sono state somministrate. Nel frattempo, il coronavirus ha continuato ad evolversi. L’Africa ha registrato quasi 8 milioni di casi e 201.000 decessi.
Tra i Paesi che stanno pianificando la terza dose ci sono l’Italia, la Francia, la Germania, Isreaele.
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