“Fuck Oppression” È questo il messaggio che Stella Nyanzi ha inviato a chi l’aveva messa in carcere ma che ieri ha dovuto rimetterla in libertà a seguito della decisione dell’Alta Corte di Kampala.
L’attivista, accademica, scrittrice ugandese era stata arrestata lo scorso agosto e condannata a 18 mesi di prigione con l’accusa di cyber harassment, vale a dire molestie online nei confronti del presidente Yoveri Museveni.
La donna mentre era in carcere aveva continuato a scrivere, in special modo testi di poesie che sono state pubblicate recentemente in una raccolta.
E sempre mentre era in carcere, il Il 16 gennaio scorso, Stella era stata insignita dell’Oxfam Novib/PEN International Award for Freedom of Expression.
Pare che la donna dopo questo incontro (vedi video) con simpatizzanti e giornalisti immediatamente all’uscita del carcere di Luzira, abbia avuto un malore. Si era persino sparsa la voce che dopo poco era stata ricondotta in prigione.
L’appoggio delle donne ugandesi e di tutto il mondo è stato un grande sostegno per l’attivista (e una grossa spina nel fianco di Museveni).
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