Mentre l’Europa, compresa l’Italia e il mondo intero stanno discutendo sulle “eventuali tecnologie di tracciamento delle persone, del loro stato di salute, dei loro movimenti e dei loro contatti nel caso risultino contagiate” il Ghana ha già lanciato un’app in tal senso.

Si chiama GH COVID-19 Tracker App e ha lo scopo, come è stato detto al momento della sua presentazione ufficiale, di aiutare il Governo a combattere la diffusione del Covid-19.

L’app – che sarà disponibile sulle piattaforme IOS e Android ma pare non sia accessibile per gli iPhone – aiuterà, attraverso i numeri di telefono e il sistema GPS, la tracciatura delle persone che sono arrivate di recente nel Paese o che hanno recentemente viaggiato all’estero in modo da sapere anche con chi sono entrate in contatto.

Le informazioni, in accordo con il Ghana Immigration Service (GIS) verranno utilizzate per decidere chi deve essere soggetto a screening. L’app aiuterà anche a verificare i sintomi del Covid-19 e i relativi fattori di rischio. Risponderà anche alle domande degli utenti e fornirà assistenza digitale. Avrà sei lingue d’uso, non solo inglese ma anche le maggiori lingue locali.

Il ministro della Comunicazione ghanese, Ursula Owusu, ha assicurato che nella realizzazione dell’app sono stati rispettati i protocolli internazionali della sicurezza e della privacy.

Il Governo ha anche esortato i cittadini ha effettuare il download dell’applicazione, che sarà disponibile tra pochi giorni. La domanda è: come si convinceranno i cittadini a lasciarsi tracciare.

Ovviamente l’iniziativa ha scatentato una serie di polemiche, per esempio da parte di esperti hi-tech del Paese. Mentre alcuni cittadini sui social si domandano se funzionerà, se si tratta di una scelta davvero essenziale e se potrà mai funzionare senza l’accordo con giganti tecnologici internazionali.

In Ghana sono stati registrati ad oggi 641 casi di covid-19, 83 i guariti, 8 i decessi.

Al momento in Ghana sono state testate 37.954 persone, alcune attraverso test effettuati a domicilio.